This Is A Place Where I Don’t Feel Alone

Oggi ho perso una ventina di numeri di telefono, ingoiati dalle mille pieghe digitali di un cellulare di ultima generazione e ne ho trovato uno, saltato fuori da un vecchio telefonino senza colori.
Oggi ho iniziato l’ennesimo romanzo in una sala d’attesa.
Ho mangiato l’ultima valdostana prima di lasciare di nuovo la Toscana.
Ho visto la neve sulla Cisa.
Ho pensato che ieri sera mi è mancato qualcosa.
Ho ricominciato a bere Coca Cola
Ho quasi baciato Pif.

E’ un lunedì di novembre, freddo, sospeso tra l’inverno e quello che verrà.

I-tunes: The Cinematic Orchestra- To Build A Home

6 Commenti a “This Is A Place Where I Don’t Feel Alone”

  1. Menphis scrive:

    Ma giochi ancora con le winx? :-) :-)

  2. Mil scrive:

    Memphis ti sei bevuto qualcosa? Che cavolo c’entrano le winx, che poi ai nostri tempi c’erano le Barbie.

  3. Frank The Bunny scrive:

    Frank dice che qui ci sta bene un testo del buon giovanni lennon

    “There is a place,
    Where I can go,
    When I feel low,
    When I feel blue.
    And it’s my mind,
    And there’s no time when I’m alone.

    I think of you,
    And things you do,
    Go ’round my head,
    The things you said,
    Like “I love only you.”

    In my mind there’s no sorrow,
    Don’t you know that it’s so.
    There’ll be no sad tomorrow,
    Don’t you know that it’s so.

    There is a place,
    Where I can go,
    When I feel low,
    When I feel blue.
    And it’s my mind,
    And there’s no time when I’m alone. ”

    Dai che manca poco.

  4. Menphis scrive:

    Mil sei la nuova portavoce di Sara o giochi con le bambole con lei? ;-)

    Piff: è legata ad Aisha, ed ha la caratteristica di dormire sempre, è la pixie del dolce sonno.

    Magari Sara ha sempre giocato con Chatta e ha bisogno di riposarsi e ha pensato a Piff che la potesse ispirare ….. o è quell’altro Piff? :-)

  5. Mil scrive:

    Rispondo? Ovviamente è l’altro Piff!

  6. Sara scrive:

    Frank The Bunny: :*

    Mil/Memphis. Rispondo? Ovviamente…

    La prima volta in cui ho sentito nominare le Winx facevo la babysitter a due bambine francesi in America (appartamento al 25 piano di un grattacielo nell’upper east side di Manhattan… ci sarebbe stato da pagare solo per poter guardare dalla finestra) e ci ho messo quella buona mezz’ora a capire di cosa diavolo stavano parlando.
    Barbie forever.