Fly
Vi sarà capitato qualche volta di sentirvi improvvisamente grandi. Nel senso di adulti. Per un insignificante nonnulla che alla fine diventa importante. E’ solo un attimo, poi si ritorna a fare quei conti che non tornano e a cercare qualcosa che non c’è. Oggi arrivano a Your Noise i Second Grace, gruppo di Palermo di questo filone chiamato Nu Acoustic, portati al successo da una pubblicità. Suonano live la loro Like a Juliet, aggraziato e malinconico indie pop, e poi tentano di superare l’imbarazzo dei pochi minuti dell’intervista. Sinceramente poco abituati a studi e telecamere, stringono le loro chitarrine e forse pensano che va solo tutto troppo veloce.
La puntata finisce in un battibaleno, oggi doppi ospiti, biglietti da regalare, clip e contributi. Lo studio si svuota veloce e loro, raccolti gli strumenti, si fermano lì fuori. Si scambiano qualche parole, si guardano un po’ intorno, qualcuno è al telefono, come alla ricerca di quel calore che in quei sei minuti, poco più, proprio non c’era modo di trovare. Tutti noi rientriamo in redazione. Io ripasso per andare a recuperare un paio di cose in studio. Li guardo, ci ripenso e mi fermo. Gli chiedo se si sono divertiti. E’ finito tutto in un attimo, mi dicono. Lo so. Ripenso a quante volte ho visto quello sguardo un po’ spaesato in chi come loro ha bisogno di crederci, ma tutto quello a cui è abituato è fatto soltanto di musica. Please give me a second grace… Gli sorrido. Se la caveranno. Se la sono già cavata.
Musica: The Second Grace, Antanarive
2 ottobre 2007 alle 10:01
please give me a second grace? mmm…
2 ottobre 2007 alle 10:12
Please give me a second grace. Please give me a second face…
3 ottobre 2007 alle 09:04
…
3 ottobre 2007 alle 12:02
Nick Drake
3 ottobre 2007 alle 20:09
a volte capita di sentirmi un vecchio. a volte un vecchio infantile.
i momenti in cui mi sento meglio però è quando mi sento un giovane folletto.
per fortuna dura poco.
ok ok, sono un po’ contorto.
4 ottobre 2007 alle 12:24
“I have a feeling that you’re riding for some kind of a terrible, terrible fall. But I don’t honestly know what kind…. It may be the kind where, at the age of thirty, you sit in some bar hating everybody who comes in looking as if he might have played football in college.”
Una citazione per ogni occasione. Catcher e’ meglio della bibbia.
4 ottobre 2007 alle 23:19
Non per nulla gli ho rubato anche la prima frase di questo blog… E ogni tanto, continuo ancora chiedermi dove finiscono quelle benedette anatre quando il lago di Central Park diventa ghiacciato…
S.
4 ottobre 2007 alle 23:21
ibernate!
4 ottobre 2007 alle 23:35
C’è una sola risposta e quando qualcuno me la dirà non mi vedrete più…
S.
4 ottobre 2007 alle 23:47
le rubi tu e sei ricercata dalla polizia di NY? può essere?
13 ottobre 2007 alle 20:38
andiamo… nessuno che tira fuori qualcosa di vagamente romantico?