Sun is cold and rain is hard

E’ finita. Questa settimana, intendo. Con il trasloco, il lavoro da concludere per Mtv e quello per il programma di E. in radio. Sono finalmente in Toscana, nella mia vecchia camera e non so nemmeno come ci sono arrivata.
Dunque. Eravamo rimasti alle scatole da riempire. Quella è diventata negli ultimi giorni la mia attività notturna visto che di giorno non c’era mai tempo.
Quindi questo post dovrebbe iniziare così, a finestre aperte, nel silenzio di una Milano praticamente abbandonata, mentre provo a scegliere cosa buttare e cosa tenere.
E come inizio è già sbagliato, perché così non si va avanti. Ogni tanto si deve prendere e archiviare, senza guardarsi troppo intorno. Succede anche a voi no? Bisogna saper tirare dritto.
Ma a questa conclusione ci arrivo solo mercoledì, quando, dopo i libri e i cd, la prima pila di fogli rappresenta uno scoglio insormontabile. Sembra che non riesca a staccarmi da niente. Tentenno. Cambio cd. Mi guardo intorno, seduta per terra, giocando con l’elastico dei capelli per prendere tempo.
Non sono gli oggetti che ci mancano, ma le persone. E quelle comunque ci mancheranno sempre.
Finalmente il cestino della carta si riempie e io mi sento un po’ più leggera.
Con il passare delle ore la cura diminuisce, non c’è davvero più tempo, e rovescio praticamente il contenuto dei cassetti all’interno delle scatole. Quando giovedì arrivano i traslocatori io sto ancora impacchettando. Non so come, ma me la cavo, la sera arriva in un attimo e faccio l’ennesima corsa in radio, con i vestiti ancora pieni di polvere, per finire di scrivere l’ultima puntata di questo programma senza nome. La caffeina non mi fa sentire la stanchezza e la velocità allontana le paranoie.
Alle dieci passate, nel mio appartamento semivuoto, A. fa il giro delle stanze a chiudere le persiane, e io mi rendo conto che ce ne andiamo davvero.
Dimenticato niente?
Chi lo sa.
Stiamo entrando in autostrada quando penso che questa estate di festival e di musica, di equilibri fatti di note e di parole, in quelle scatole alla fine proprio non ci stava. E infatti la porto con me, senza chiedermi dove andrà a finire. E se magari pioverà in un giorno di sole.
Sei sicura di non aver dimenticato niente?
Niente, sono sicura.

In testa: Creedence Clearwater Revival, Have You Ever Seen The Rain

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