Starnuto per caso
Cammino per la strada, impermeabile al mondo esterno, il pilota automatico guida verso casa. Non c’è quasi nessuno in giro, sembra estate piena. Giro l’angolo e sul marciapiede, in lontananza davanti a me, c’è solo un signore con le stampelle che cammina lentamente, saltellando ritmicamente verso la sua meta. Sto quasi per raggiungerlo quando trattengo il respiro per un attimo, mi fermo e… starnutisco.
Quando riprendo a camminare mi accorgo che il signore si è fermato e si è girato verso di me.
Devo aver starnutito proprio forte, ma con le orecchie immerse nella musica del mio ipod è difficile dirlo. Continuo ad andare avanti mentre vedo che lui, ancora fermo, sta per dirmi qualcosa. Mi tolgo le cuffie.
- Ha starnutito proprio come mia moglie.
- Scusi?
- Sì, anche lei starnutisce così, forte, e con tutto il corpo.
Ha un accento straniero ma non riconosco tratti somatici particolari e non saprei davvero dire da dove provenga.
- Io li trattengo un po’ gli starnuti, così.
E ne accenna uno.
- Ma mia moglie fa proprio come lei.
Io non so cosa dire, sembra la versione post-moderna del tenente Colombo. Chissà se ha anche un cane. Però è gentile. Mi passo una mano sulla fronte e respiro: fa troppo caldo.
- Si sente bene? - mi chiede guardandomi.
Devo essere davvero pallida. Mi sento stanchissima, devo ancora mangiare e ho avuto un’altra cattiva notizia. Insomma non è proprio una bella giornata.
- Si certo.
- Comunque quelli che starnutiscono così hanno tanta forza.
E riprende a camminare, lentamente, con le sue stampelle. Mi sorride: - Buona giornata!
- Buona giornata a lei.
Mi rimetto le cuffie, lo supero e vado dritta verso il mio portone. Magari era solo stanco e si voleva riposare un attimo, deve essere faticoso camminare in quel modo, con questo sole.
Gli U2 partono random sul mio I-pod e mi accompagnano in ascensore. If god will send his angels… Ecco, se stessi scrivendo un racconto e volessi metterci dentro un angelo credo che ci metterei un tipo stralunato come quello che ho appena incontrato. Con le stampelle, un accento strano e una moglie che starnutisce più forte di lui. Ma che sotto sotto ti dice che ce la puoi fare.
Nel mio I-pod: U2- If god will send his angels.
30 aprile 2011 alle 02:27
Che bello il tuo blog!
Complimenti,mi piace come racconti…
Ciao