Lavori in corso
Oggi tornando a casa trovo la solita coda. Ve l’ho detto, d’estate ci sono cantieri ovunque. E allora guardo fuori. Un ragazzo sul motorino ha appena fatto scendere una ragazza. Si baciano e si salutano. Sorridono. E lei ha davvero un bel sorriso. Limpido. Lui aspetta che lei arrivi alla porta di casa, poi si risistema il casco e va. Lei ha già tirato fuori le chiavi di casa, sembra che stia entrando e invece si gira. Lui ha superato la coda ed è arrivato già al semaforo. E’ fermo, aspettando il verde. Guardo lei e di nuovo ecco il suo sorriso, pulito e sereno.
E capisco che si è girato anche lui.
Musica: niente, ho preso una buca e l’autoradio è saltata di nuovo. Ma non c’è da preoccuparsi, sono sicura che alla prossima buca tornerà a funzionare.
P.s. Ma voi vi ricordate l’ultima volta che vi siete girati?
5 luglio 2007 alle 16:27
Vale se l’episodio è virtuale?
5 luglio 2007 alle 21:17
Quelli virtuali a volte sembrano valere anche doppio ma in realtà ci si accorge presto che contano solo la metà: non saprai mai se si è girato anche lui (o lei)…
8 luglio 2007 alle 20:36
…eppure ero convinto di aver lasciato un commento in risposta al tuo commento!!! Sarà il caldo? …. In sintesi: ma diamo il tempo, nella vita reale, all’altra persona di “girarsi”?
9 luglio 2007 alle 10:34
Certo, Memphis, che gli diamo il tempo. Anzi, facciamo così: chiamiamo il commercialista, lo consultiamo con calma, leggiamo anche “Il Sole 24 Ore” per avere conferma delle quotazioni giornaliere degli sguardi, dopodiché valutiamo insieme all’Ingegnere di pista, telefoniamo a Ross Brawn e decidiamo la strategia.
Ricordati che se metti più benzina nel motorino hai più tempo per girare per la città a cercare lo sguardo giusto, ma il maggior peso del carburante ti rende più difficile inseguire il rapido movimento dell’occhio (mmmh.. quest’espressione mi ricorda qualcosa…) delle fanciulle.
I tempi del Carpe Diem sono ormai lontani…
9 luglio 2007 alle 12:41
@ Ferro3
Forse tu dai il tempo di “girarsi”! Per te i tempi del “Carpe Diem” sono lontani! Mai amato il “motorino”. Chissà perchè invece incontro quasi sempre persone che amano la “moto” e scambiano il “torcicollo” per altro!!!! Forse noi amanti delle “passeggiate” dovremmo metterci d’accordo!!!
9 luglio 2007 alle 13:07
Lo diceva sempre Bruno Pizzul:
“Ha il problema di girarsi”.
Diceva anche:
“Ha un buon destro…”
ma questa è un’altra storia.
9 luglio 2007 alle 13:18
Ahahah… il buon vecchio Bruno, me lo ricordo anche io.
Per quanto riguarda gli incroci di sguardi io me ne ricordo uno fantastico: ero su un treno charter (te pareva) che stava ripartendo dalla stazione di Montecatini. Il mio sguardo rimase letteralmente impigliato su una ragazza ferma ad aspettare al binario 1. Lei si girò, se ne accorse e, ricambiandolo, mi fece un sorriso da sciogliere mezza banchisa polare. Il tutto mentre il mio treno si stava allontanando verso Firenze.
Potrei dire che non mi scorderò mai quel viso, e invece me lo sono scordato quasi subito… però la scena, quella me la ricordo bene. Anche nella vita il regista è importante.