Quindi
Ieri sera concerto dei Marlene Kuntz alla Cascina Monlué.
Mentre ascoltavo, guardando da lontano i fan sotto il palco, pensavo che è difficile aspettare. E’ la cosa che odio di più in assoluto. Perché ci vuole pazienza e io non l’ho mai avuta
Però ho pensato anche che ci sono quelle voci da registrare e che la gola adesso è a posto. Che ho idee da concretizzare e tanto da scrivere.
E allora si ricomincia da lì.
P.s.
Per il professor Beccaria: ho messo i titoli a tutti i post. Contento?
E’ che a volte è difficile dare un nome a tutto quello che ti gira intorno e se non c’è qualcuno che te lo ricorda smetti anche di cercarlo.
7 luglio 2007 alle 21:31
Non c’è contatto di mucosa con mucosa
eppur mi infetto di te,
che arrivi e porti desideri e capogiri
in versi appassionati e indirizzati a me;
e porgi in dono la tua essenza misteriosa,
che fu un brillio fugace qualche notte fa;
e fanno presto a farsi vivi i miei sospiri
che alle pareti vanno a dire “ti vorrei qua”.
Questa è la canzone che scrivo per te:
l’ho promessa ed eccola.
Riesci a scorgerti? Si che ci sei,
prima che ti conoscessi.