(INVISIBILIA.ORG/BLOG) Allora si va…
(INVISIBILIA.ORG/BLOG)
Il primo post l’ho scritto l’11 marzo 2005. Era sera ed ero a New York.
Sono passati più di due anni.
Non avrei mai pensato di poter scrivere niente di vagamente personale da buttare in quel gran casino che è internet.
E invece se ne sta qui, un po’ nascosto e un po’ sotto la luce.
Mi fa sorridere e se state leggendo forse sapete perché.
Ma quello che volevo dire è che stavolta si va. Sì, si cambia. Ed è un po’ come cambiare casa. Si impacchetta tutto e magari ci si fa anche aiutare da qualcuno (in questo caso, grazie L., per il trasloco) poi si approfitta di un week end in cui finalmente non si lavora e via. All’inizio ci si trova un po’ smarriti. Non c’è niente. Muri bianchi e stanze vuote, Niente mobili, niente quadri appesi al muro, niente vestiti sparsi qua e là. Ci sarà tempo per rimediare. E tempo per disfare i bagagli.
Se qualcuno volesse venire a trovarmi, stavolta lascio anche un indirizzo. E’ sempre sera, ma non è più New York. Ze, che abbiamo fatto quando siamo tornate?
Invisibilia.it
3 maggio 2007 alle 22:02
prova
5 maggio 2007 alle 14:12
Auguri! A presto! SB
5 maggio 2007 alle 14:40
Finalmente! O meglio, finalmente abbiamo di nuovo le nostre parole! Che brutto che è stato l’altro giorno, commentare un tuo post con tanto amore e poi vederselo sparire nel niente… Buona avventura! alex.
5 maggio 2007 alle 16:16
E’ ancora un po’ macchinoso, ma sì, incredibile, stavolta si possono lasciare commenti.
Sara
8 maggio 2007 alle 11:43
Faticato a fare il trasloco?
9 maggio 2007 alle 00:51
Oddio ma allora qualcuno questo blog lo legge…
9 maggio 2007 alle 11:35
Eh sì ora tocca impegnarti!!!!
17 maggio 2007 alle 11:50
Ciao Sara…..sono contenta di trovarti su internet.Dato che non riusciamo a vederci in Italia almeno ci incontreremo in uno spazio virtuale! Fammi pensare: cosa stavamo facendo l’11 marzo? Eravamo a New York da poco, vero? Ma già eravamo innamorate pazze della città!
Quando ti va di comprare un biglietto di sola andata per JFK fammi un fischio!;-)
17 maggio 2007 alle 12:00
Giadaaaaaaa!
Che bello sentirti.
Eh, si eravamo a New York da un paio di mesi e già stavamo pensando a come rimanerci tutta la vita.
20 ottobre 2008 alle 01:57
[...] Ogni tanto qualcuno mi chiede che fine hanno fatto i personaggi di invisibilia. Dov’è finito John F, come sta TJ, quanto lavora ETR500. La cosa buffa è che la maggior parte delle persone non sa nemmeno chi sono. E probabilmente non lo saprà mai. Allora, questa sera che una febbriciattola mi sta portando via, ho deciso di fare come nei film. Quando alla fine, una voce fuori campo va avanti nel tempo e vi racconta quello che non potreste mai sapere. John F. ovviamente continua a suonare e, anche se non ci vediamo mai, sa essere vicino. So che la canzone di Mullholland A. non la ascolterò mai più, ma è comunque bello pensare che da qualche parte, su un cd, un computer o nella testa di qualcuno, continui ad esistere. Per tutte le fanciulle che si sono già innamorate: è fidanzato e assolutamente fedele! Però è un lettore silente di invisibilia, quindi potete sempre provare a lasciare un messaggio… TJ è appena tornata da una faticosa trasferta di lavoro. Inutile dire che mi è mancata da morire. Domani sera festeggeremo alla Gotan Night. Ah già, forse non sapevate che sta imparando a ballare il tango. ETR500 continua a salire su un treno, appena può. Poco importa dove è diretto, quello che conta è che sopra si possa prendere un caffè. Ogni volta mi sorprendo pensando quanto siamo profondamente diversi e incredibilmente simili. Ah, la vecchia uno purtroppo non ce l’ha più. E’ stata finalmente sostituita dopo anni di onorata carriera con una panda a gas. Se ci penso divento addirittura malinconica. Questi fottuti brividi di febbre… Il mio amico matematico potrebbe di nuovo trasferirsi a Milano, come tanto tempo fa, quando io avevo lasciato tutti a bocca aperta con il mio grande tiro “chiavi in buca”. Stephen Wood invece lo incontro ogni tanto su FB o su Skype, non mi ha più chiesto passaggi, forse per paura di finire a Torino, questa volta… Però sono felice di sapere che si aggira in questi paraggi. Mi ricorda che alla fine, non importa cosa finiamo a fare o dove finiamo a vivere, noi saremo sempre quelli di Music Match Live. Le mie amiche di sempre, la Ze, la Kaa, Hj e V.continuano a essere il mio specchio. Anche se i tempi dell’università sono ormai andati, con le lunghe notti nella casa di Siena e i progetti che si perdono sulla discesa di piazza del campo, qualcosa stavolta è rimasto. Qualche idea a dire la verità si è pure realizzata anche se non avrà mai lo stesso sapore di come l’avevi sognata. Della Ze vorrei raccontarvi di più, ma su invisibilia ormai lo sapete, alla fine non si parla mai di niente. Sta cambiando la sua vita e anche se lei non lo sa, in qualche modo sta cambiando anche la nostra. A.continua ad essere in ogni mia risata e soprattuto in ogni mio caffè rovesciato mentre a. chissà se legge ancora. L’omonima A. newyorkese dico che l’andrò a trovare ogni mese, lei mi aspetta… e a proposito di attese, gli Zita Swon non li ho mai più incontrati ma li ha visti il mio amico FDP e me lo ha scritto nell’ultima mail. La zia R. manca e continuerà a mancare, il bar S. pero’ è sempre lì, con gli occhi aperti sul mare, anche d’inverno, ed è un po’ come se ci fosse anche lei. Sono passati mesi e finalmente ION ha ricominciato a scrivere il suo blog (anche se dovrebbe essere un po’ più costante). E’ con lui che chiudo il riepilogo, lanciando i titoli di coda, perché se non ci fosse stato la stanzadigomez probabilmente non ci sarebbe mai stato nemmeno Invisibilia. [...]