Va tutto bene.
E’ buio da tempo quando ci lasciamo alle spalle un paesaggio ricoperto di neve. Appicciati uno all’altro sui sedili e sepolti da borse, zaini, telecamere. Mentre TJ appoggia la testa sulla mia spalla e si addormenta io rimango con gli occhi aperti: il sonno se l’è di nuovo rubato qualcos’altro.
Anche A. dorme di fianco a me. P è invece concentrato sulla guida e F. guarda fuori dal finestrino. C’è silenzio in macchina. Ad interromperlo c’è soltanto, di tanto in tanto, il rumore della neve che si stacca dal tetto.
Sono stati due giorni intensi e faticosi ma allo stesso tempo sono scivolati via senza darci il tempo di pensarci troppo sopra. E’ l’ultima puntata di US e per tanti motivi è una puntata speciale.
Doveva essere una scusa per fare il punto.
Chissà se adesso, richiuse valigie e impressioni, avremo davvero voglia di farlo.
In fondo “va tutto bene”.
Musica: la sentirete presto.
30 novembre 2008 alle 17:24
“Maledetta questa sete che è rabbia
Questa voglia matta questa infinita ricerca
Maledetta maledetta questa neve che mi ronza
E diventa ghiaccio e mi fredda il cuore, anche
Se non vorrei dire niente se mi sento così forte
Senza gambe e senza porte in un tempo che mi offende
E C’è ne é voluto tanto di pensiero e di rimorso
Per uscire fuori tutto a posto
Tutto a posto a posto un cazzo
E la testa è una mazza che, che sbatte
Contro la tazza di caffè
E la testa è una mazza che non pesa più
Che sbatte forte
Su una tazza di caffè Su una tazza di caffè Su una tazza di caffè
Maledetta, è una guerra persa
Tra le ossa in questo stato mi trascino disarmata
E non c’è carezza che non sia diversa
Per uscirne fuori tutto a posto
Tutto a posto a posto un cazzo”
30 novembre 2008 alle 17:48
“e forse ci diranno di imparare a non sentire non lo so se si riesce”