Per colpa di mio fratello devo trovare un titolo anche quando non c’è.
Il rumore attutito della porta di casa che si chiude mi ricorda da sempre i rientri notturni.
Accosto piano mentre tolgo i tacchi per non svegliare la mia coinquilina. E’ un rito. La luce è spenta nella sua camera, dormirà già da un pezzo.
Sono troppo stanca anche per riuscire ad andare a letto. Rimarrei qui, con gli occhi che si posano a caso sul disordine che mi circonda, mentre il tempo passa.
Sono finite tre settimane impossibili e io ci sono ancora. Credo.
Ora devo disintossicarmi.
Dalle canzoni tristi e dalle frasi che non tornano.
E adesso che sei dovunque sei, chissà se ti arriva il mio pensiero…
Sullo stereo (che non salta più): Coldplay- Death And All His Friends
18 ottobre 2008 alle 09:21
E’ vero. Le canzoni d’amore alla fine sono tutte tristi.
18 ottobre 2008 alle 09:26
Hai finito la puntata del Liga?
Se non sbaglio “l’amore conta” l’ha scritta per la ex moglie.
Chissà quanto sarà contenta l’attuale compagna…
18 ottobre 2008 alle 10:44
Tuo fratello non ha mai viaggiato in seconda classe
sul rapido Taranto-Ancona
e non ha mai criticato un film senza prima, prima, vederlo
e non ha mai scritto un post
senza prima, prima, intitolarlo.
19 ottobre 2008 alle 22:47
ETR500 :
G. Infatti pensavo proprio quello, mentre sceglievo una frase dell’intervista.
Lui diceva che era contento che non fosse venuta fuori una canzone triste anche se parlava di un sentimento che non c’era più.
E invece secondo me è proprio triste. O forse infinitamente malinconica.