I Milanesi ammazzano il sabato
Sì, lo so. Sono giorni che non scrivo. E’ che ogni tanto mi prendono degli improvvisi attacchi di concretezza, quasi a credere che il mondo, là fuori, in certi momenti vada vissuto un po’ così, senza pensarci troppo su.
E’ bello qualche volta, provare a non capire.
Però ho tante storie da raccontarvi e tanti personaggi da presentarvi: il cameriere del ristorante “La C.” (ma poi, era un cameriere?), i giocatori di carte del circolino arci (come fa a esistere un posto così al centro della milano?), due amanti che si lasciano il giorno della bomba di piazza fontana e si ritrovano negli anni novanta (questa ve l’avevo promessa).
A loro andrà la prossima notte insonne.
Nel frattempo…
Musica: Afterhours- I Milanesi ammazzano il sabato.
7 maggio 2008 alle 10:12
Ahem… al centro della Milano… della Milano… già: di quale Milano?
Quella da bere?
Quella rampente degli anni ‘80?
Quella che… “quel bosco l’hanno rasato/mentre la gente era via per il ponte”?
Oh, yeah…
9 maggio 2008 alle 13:11
ah… tu pure riesci ad ascoltarlo quel disco?
12 maggio 2008 alle 01:45
Per ETR: “della” è ovviamente un refuso, ma in onore del tuo commento non ho voluto correggere…
Per ION: i loro album e i loro tour sono da tempo legati a una serie di momenti personali e inevitabilmente vita e canzoni finiscono per mescolarsi. E a volte non sai più a cosa ti affezioni.
Ballate per piccole iene, che mi era piaciuto davvero tanto, arrivava quanto io ero ancora a New York, con i pezzi inviati in mp3 dall’altra parte del mondo e i brani che suonavano sul mio ipod per le strade di Manhattan.
E poi l’estate, il live, il mio ritorno in italia, i concerti in puglia, greg dulli e tutto il resto.
I Milanesi ammazzano il sabato compare quasi all’improvviso in un periodo assai strano. E quando ti senti così rischi di vedere nello stesso modo anche tutto quello che hai intorno.
Fine del lato emotional.
E anche stasera sono le 2.
Il lavoro ammazza la domenica…
13 maggio 2008 alle 13:17
beh pure a me riesce difficile non pensare a certi momenti quando sento i pezzi degli after e mi scappa un sorriso. dividere manuel dalla sua musica infatti in questo momento è un grosso sforzo perchè oltre a essere una persona a cui voglio bene è comunque il mio fottuto “eroe”. e forse è per questo che pretendo di più. e so che lo può fare.