Milano For Zombies
Non sono mai stata brava a descrivere i luoghi. Insomma tirar fuori l’anima da una giungla di vie o da una serie di case affacciate su di noi che passiamo veloci pensando a domani non è mai stato il mio forte. Ma non crediate che sia il paesaggio urbano a spaventarmi. Guardate un tramonto sul mare e scrivete due righe che non siano banali. Ecco perché su invisibilia il sole non tramonta praticamente mai (con qualche piccola eccezione, lo ammetto)
E’ anche per questo che apprezzo in modo particolare chi dei luoghi riesce a dire qualcosa.
Ecco, a. non solo lo fa molto bene, ma prende anche come oggetto una città che io, pur non odiando come molti, continuo a sentirmi un po’ incollata addosso.
Qui trovate il pdf di Milano For Zombies, ma per una manciata di euro potete prendere una delle 150 copie dell’edizione cartacea. La mia è la numero 14.
P.s. Non dovrebbe esserci della musica in sottofondo a questo post, pero’ la tentazione è troppo forte. Di solito a sceglierla è lui, ma per una volta fatemi invertire le parti.
E allora.
Musica: The Enemy- We’ll Live And Die In These Towns
21 settembre 2008 alle 12:38
[...] silenzio è una di quelle cose tipo i tramonti. Non si sa mai come descriverli. Cominci, pieno di volontà, con il tuo bagaglio di aggettivi ma [...]
20 ottobre 2008 alle 00:37
[...] la nostra. A.continua ad essere in ogni mia risata e soprattuto in ogni mio caffè rovesciato mentre a. chissà se legge ancora. L’omonima A. newyorkese dico che l’andrò a trovare ogni mese, [...]